1 Gennaio 2025
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Un grande viaggio attraverso la sconfinata grandezza di questo stato…..arrivati a San Paolo alle prime luci del mattino, ci scontriamo subito con il traffico di questa megalopoli che dopo tre ore di viaggio ci lasciamo finalmente alle spalle raggiungendo il nostro primo lodge immerso nella Mata Atlantica. Qua la lussureggiante vegetazione della foresta nebulare a 800 mt di altezza, ci accoglie con temperature inaspettatamente gelide che durante la notte scendono vicine allo zero termico e una incessante pioggerellina ci accompagna per i prossimi giorni di permanenza. Il primo contatto del pomeriggio con l’avifauna è stato a dire poco aggressivo: dopo aver preparato i posatoi per le riprese, nel momento in cui stavo per posizionare la frutta per attirare i vari passeriformi presenti, sono stato aggredito da decine di Parrocchetti che silenziosamente erano appostati su un grande albero ricoperto da muschi e dendrobace attendendo il momento propizio, dando vita a uno spettacolo inconsueto. Nel corso dei giorni trascorsi nella foresta, incontreremo il Tapiro e altri piccoli mammiferi oltre alle Scimmie e circa 80 specie diverse di uccelli tra cui alcuni estremamente rari. Ripresa a ritroso la strada per San Paolo, ci attende un volo interno per Cuiabà, capitale del Mato Grosso del Nord, con un transfer arriviamo a Pocomè la porta di accesso del Pantanal e dopo un’altra ora di viaggio ci fermiamo nel lodge per la seconda tappa. Siamo nella parte nord del Pantanal, una zona alluvionale dove la vegetazione è caratterizzata da grandi alberi secolari e Palme alternate da una bassa e spinosa barriera di piante e Cactus seguita da ampie zone di pascoli aperti creati per il bestiame da allevamento in un dedalo di laghi e canali nel periodo asciutto, che diventerà un immenso acquitrino con l’arrivo delle piogge, la tenuta che ci ospita e grande 8000 ettari. L’ambiente è ricco di forme di vita e sarà un incontro continuo con nuove specie di mammiferi e uccelli tra cui le splendide Ara Giacinto con la loro colorazione blu. Dopo due giorni trascorsi in questo angolo di mondo nascosto,
"riprendiamo il nostro viaggio verso la terza tappa attraverso la Transpantaneira, l’unica strada, interamente sterrata, che dopo l’attraversamento di 150 ponti ci porterà a Porto Jofre sul fiume Cuiabà che sarà la base della nostra ultima tappa nel Pantanal del Sud"
Da qua in poi si procede solo con la barca attraverso confluenze con altri fiumi e canali affluenti, il nostro targhet è il Giaguaro, il potente felino che tende i suoi agguati dalle rive del fiume ai Caimani e Capibara. Siamo nel Parco Nazionale Encontro das aguas dove la concentrazione di Giaguaro è la più alta al mondo. La quantità di avvistamenti è stata impressionante durante le nostre giornate di safari in barca, senza contare l’avifauna numerosa e con molte specie di rapaci e la grande Lontra gigante. Purtroppo anche questo mondo andrà rapidamente scomparendo, il fascino della vecchia Transpantaneira con i suoi traballanti ponti di legno e l’interminabile e dissestata strada sterrata che porta nel nulla, così veniva chiamata, sta cambiando, ora la strada sta diventando larga e veloce, i ponti sostituiti con prefabbricati in cemento armato per favorire un rapido sfruttamento del territorio alle multinazionali della Soja e Palme da olio oltre alla carne Bovina. Il viaggio resta un grande viaggio, articolato su tre tappe in un susseguirsi di emozioni in ambienti unici e irripetibili con la presenza di innumerevoli specie diverse in lodge con ambienti familiari. Ora ci aspetta un viaggio di 5 ore verso la capitale Cuiabà, un volo interno per San Paolo e il rientro a casa.